Prostatectomia radicale con o senza terapia chemio-ormonale neoadiuvante nel tumore della prostata localizzato ad alto rischio: studio Alliance
La sola prostatectomia radicale è spesso inadeguata nella cura degli uomini con tumore prostatico ad alto rischio clinicamente localizzato.
Si è ipotizzato che la terapia chemio-ormonale con terapia di deprivazione androgenica più Docetaxel prima della prostatectomia radicale migliori la sopravvivenza libera da progressione biochimica ( BPFS ) rispetto alla sola prostatectomia radicale.
Uomini con cancro alla prostata ad alto rischio clinicamente localizzato sono stati assegnati a prostatectomia radicale da sola o terapia chemio-ormonale neoadiuvante con deprivazione androgenica più Docetaxel ( 75 mg/m2 di superficie corporea ogni 3 settimane per 6 cicli ) e prostatectomia radicale.
L'endpoint primario era la sopravvivenza BPFS a 3 anni. Il fallimento biochimico è stato definito come un livello di antigene prostatico specifico ( PSA ) sierico maggiore di 0.2 ng/ml aumentato in 2 occasioni consecutive a distanza di almeno 3 mesi.
Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza BPFS a 5 anni, la sopravvivenza BPFS globale, recidiva locale, sopravvivenza libera da metastasi ( MFS ), mortalità specifica per tumore alla prostata e sopravvivenza globale ( OS ).
In totale, sono stati assegnati in modo casuale 788 uomini. Il tempo mediano di follow-up è stato di 6.1 anni.
Le percentuali complessive di eventi avversi di grado 3 e 4 durante la chemioterapia sono state rispettivamente del 26% e del 19%.
Non è stata osservata alcuna differenza nella sopravvivenza BPFS a 3 anni tra terapia chemio-ormonale neoadiuvante più prostatectomia radicale, e la sola prostatectomia radicale ( 0.89 vs 0.84, rispettivamente; P=0.11 ).
La terapia chemio-ormonale neoadiuvante è stata associata a un miglioramento della sopravvivenza senza progressione biochimica complessiva ( hazard ratio HR, 0.69 ), a un miglioramento della sopravvivenza libera da metastasi ( HR, 0.70 ) e a un miglioramento della sopravvivenza globale ( HR, 0.61 ) rispetto alla sola prostatectomia radicale.
L'endpoint primario dello studio, la sopravvivenza libera da progressione biochimica a 3 anni, non è stato raggiunto.
Sebbene sia stato osservato un miglioramento negli endpoint secondari, qualsiasi potenziale beneficio deve essere valutato rispetto alla tossicità.
I dati non supportano l'uso di routine di terapia chemio-ormonale neoadiuvante e prostatectomia radicale in pazienti con cancro alla prostata ad alto rischio clinicamente localizzato, in questo momento. ( Xagena2020 )
Eastham JA et al, J Clin Oncol 2020 38: 3042-3050
Uro2020 Onco2020 Chiru2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Trastuzumab emtansine neoadiuvante ridotto con o senza terapia endocrina rispetto a Trastuzumab con terapia endocrina nel tumore mammario in fase iniziale HR+/HER2+: sopravvivenza a 5 anni nello studio WSG-ADAPT-TP
La chemioterapia neoadiuvante è lo standard di cura nel tumore mammario in fase iniziale ( EBC ) positivo per il...
Chemioradioterapia neoadiuvante adattata al rischio nel tumore del retto: rapporto finale dello studio OCUM
Si è determinato se la chemioradioterapia neoadiuvante ( nCRT ) nei pazienti con tumore del retto possa essere limitata nei...
Camrelizumab più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nel setting neoadiuvante nei pazienti cinesi con cancro al polmone non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in...
Risposta patologica completa e prognosi individuale del paziente dopo chemioterapia neoadiuvante più terapia anti-HER2 nel tumore alla mammella in fase iniziale HER2-positivo
Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...
Associazione della chemioterapia adiuvante nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico resecato dopo chemioterapia neoadiuvante multiagente
Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...
Valutazione di un test genomico nei pazienti con tumore mammario ERBB2+ dopo chemioterapia neoadiuvante a base di Trastuzumab con o senza Pertuzumab
Sono necessari biomarcatori per guidare l'uso di Pertuzumab ( Perjeta ) nel trattamento del tumore mammario positivo a ERBB2 (...
La FDA ha approvato Opdivo associato a chemioterapia come trattamento neoadiuvante i per pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile, indipendentemente dallo stato di PD-L1
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) 360 mg ( iniezione per...